Il Comitato Autonomo Ambiente e Salute promuove un’assemblea pubblica oggi 23 maggio alle 20.30 a Xm24, in via Fioravanti, per discutere le problematiche che comportano le due grandi opere del Centro Sportivo del Bologna e del Passante Nord.

Secondo gli attivisti della nuova realtà il Passante Nord è la nuova Tav bolognese: un anello autostradale di 40 km che prendendo il via da Ozzano arriva a Lavino/Zola Predosa, passando vicino a Budrio, Castenaso (non lontano dall’inceneritore) Castel Maggiore, Bentivoglio, Argelato, Calderara.

Un progetto portato avanti da Anas, Autostrade, Enti Locali, Cooperative e Partito Democratico del costo di 1 miliardo e mezzo di euro, un decimo della Tav, che andrebbe a fagocitare 750 ettari agricoli, farebbe esplodere smog e tassi d’inquinamento, favorirebbe nuove speculazioni edilizie rendendo edificabili le aree attraversate.

A Granarolo invece l’amministrazione Pd ha da poco approvato la lottizzazione di 22 ettari agricoli, su cui costruire 12 campi del Bologna Calcio e nuovi insediamenti residenziali, definita dalle amministrazioni “un intervento di pubblica utilità e riqualificazione urbana”.

“La Provincia d Bologna è al 4° posto nel consumo di suolo. 60 anni di governi locali cogestiti da partiti riformisti e successori, in pieno accordo con Lega delle Cooperative, Confindustria e sindacati confederali – si legge nel comunicato diffuso dagli attivisti – ci hanno lasciato in eredità un’area urbana divorata dalla speculazione e cementificazione selvaggia, disseminata di mega centri commerciali, attraversata, soffocata e assordata nei quartieri popolari da 100 mila veicoli quotidiani di Tangenziale e Autostrada e dal sorvolo continuo di aerei”.

C’è anche l’inceneritore del Frullo: gestito da Hera, costruito a ridosso di zone residenziali (Castenaso, Quarto Inferiore, Granarolo, e soprattutto del Pilastro di San Donato, di fronte a Caab, Facoltà di Agraria e Meraville) viene definita una ‘bomba chimica‘, che brucia 600 tonnellate di rifiuti al giorno, sprigionando notevoli quantità di diossine e fumi carichi di metalli e sostanze altamente nocive.

“Città, ambiente e territori ci appartengono e dobbiamo riprenderli”. Per questo il Comitato Autonomo Ambiente e Salute invita tutta la cittadinanza stasera negli spazi dell’Ex Mercato: “La creazione di un Comitato Autonomo, autorganizzato e indipendente da partiti, rappresentanze istituzionali e sindacali varie è aperto a contributi di singoli e collettivi, vorrebbe incominciare a rimettere in discussione e contrastare, anche nei nostri territori, le logiche del sistema produttivo capitalistico fondato su proprietà privata, mercato, speculazione, rendita urbana e affermare a pieno titolo il diritto collettivo a decidere dell’uso e destinazione dei territori e quartieri in cui viviamo, in funzione riappropriativa, e a difendere la nostra salute” concludono gli attivisti.