60 percorsi lungo il nostro Appenino per riscoprire i luoghi della memoria della Seconda Guerra Mondiale. Quest’anno l’offerta si rinnova: accompagnatori CAI che parlano inglese, opuscolo carteceo, sito online bilingue e tante sorprese per i partecipanti.
Per il settantesimo anniversario della conclusione del secondo conflitto mondiale l’iniziativa “Trekking col treno”, organizzata dalla Città metropolitana di Bologna con Apt Emilia-Romagna e Club alpino italiano (Cai), giunge alla sua ventiquattresima edizione. In 60 escursioni, dal 1°marzo al 13 dicembre, l’escursionista potrà ripercorrere i luoghi dell’Appennino che tra il 1943 e il 1945 furono teatro di orrori ma anche di quell’esperienza, la Resistenza, che portò alla nascita della nostra giovane democrazia. Un territorio fragile, quello dell’Appennino, con un altissima biodiversità e con un capitale sottoutilizzato esagerato che si spera di far riscoprire e valorizzare, trasformandolo in un luogo di turismo internazionale dove trascorrere momenti piacevoli e ritrovare il giusto equilibrio tra corpo e mente.
L’appuntamento di quest’anno presenta molti elementi di continuità con le edizioni passate ma anche diversi elementi di innovazione che si propongono di attirare una domanda più vasta e in continua evoluzione. Per la prima volta tutti i contenuti dell’opuscolo carteceo saranno tradotti in lingua inglese, così come sarà bilingue il sito www.trekkingcontreno.it, ottimizzato anche per dispositivi mobili, e, dulcis in fundo, un terzo delle escursioni vedrà la presenza di un accompagnatore CAI che parla inglese. Come suggerito dal nome della manifestazione, i punti di partenza degli vari itinerari, saranno raggiungibili con i mezzi pubblici.
Il consigliere della Città metropolitana di Bologna, Massimo Gnudi, ha parlato di “un progetto originale per l’impatto territoriale contenuto e la valorizzazione non solo della rete escursionistica ma anche di quella del trasporto pubblico”, sostenuto, anche economicamente, dalla Città Metropolitana e reso possibile grazie alla collaborazione di CAI e APT. “Percorrendo questi sentieri– ha spiegato il responsabile escursionismo regionale del Cai, Sergio Gardini– si vivrà un momento di scoperta non solo storica ma anche identitaria della comunità, per questo è importante coinvolgere i giovani in questa iniziativa”. Presenti anche la presidente Apt Servizi Emilia-Romagna Liviana Zanetti e l’assessore alla Cultura di Monte San Pietro, Giulia Casarini, che ha sottolineato come, di fronte alla scomparsa dei testimoni del tempo, mai come ora ci sia bisogno di nuovi strumenti per fare memoria.
Alice Benatti