Squadre miste per età, genere, provenienza e abilità, regolamento modificabile, partite autogestite e la classifica “Presabene”. È il Torneo DiMondi, che verrà presentato ufficialmente il 5 maggio a Vag61. Attraverso lo sport popolare si cerca di rompere le barriere della segregazione per alcune categorie sociali.
Venerdì 5 maggio 2017 Vag61, in via paolo Fabbri 110, ospiterà la prima presentazione pubblica ufficiale del “Torneo DiMondi”, un torneo di calcio a 5, ormai al suo secondo anno di vita, con 16 squadre, strutturato in due gironi e sette giornate.
Un normale torneo di calcio? A giudicare dalle peculiarità non si direbbe. Innanzitutto l’obiettivo: rompere le barriere in cui molte categorie sociali, come rifugiati o disabili, si ritrovano nella quotidianità e riuscire a creare un microcosmo in cui ci si può confrontare, dialogare e maturare.
Per fare tutto ciò, le squadre che partecipano al torneo sono miste sotto molteplici fronti: per età, per provenienza, per genere e per abilità.
Concetti alla base dello sport popolare che, per Alessandro Belloni, uno degli organizzatori, in futuro potrebbero rappresentare anche un nuovo modo di fare sport in città.
Il torneo prevede l’autogestione delle giornate e delle partite da parte delle squadre partecipanti. Questa autonomia si concretizza non solo nel trovare un luogo dove poter realizzare i campi in cui si svolgeranno le partite di calcio, ma anche nel dare luce ad uno spazio conviviale, il famoso “terzo tempo” mutuato dal rugby, così da far conoscere le proprie esperienze e la propria identità.
Peculiare è anche l’introduzione di una nuova classifica, oltre a quella tradizionale, chiamata “Presabene”, il cui compito è quello di stemperare una smisurata competitività e tensione. Il punteggio varia a seconda di come una squadra abbia affrontato la giornata e di come si sia comportata nei confronti degli avversari e, alla fine del torneo, avrà luogo una doppia premiazione.
Per permettere a tutti i partecipanti di ritrovarsi in un contesto moderato di competitività, è stata introdotta una certa flessibilità del regolamento, per cui entrambe le squadre – di comune accordo – possono decidere ad inizio partita di poter modificare alcune regole. Inoltre, per evitare situazioni ostili le partite del torneo saranno autoarbitrate, così da responsabilizzare chi gioca.
L’iniziativa ribadisce attraverso lo sport un messaggio antirazzista, antisessista e contro le discriminazioni di ogni genere.
L’inaugurazione consisterà in una cena alle ore 20.00, a cui seguirà la presentazione alle ore 21.30 in cui alcune squadre racconteranno la loro storia e la loro esperienza nel torneo, e terminerà con un dj set.
Alessandro Canella