Assolto in primo grado, il governatore dell’Emilia Romagna è stato condannato in appello ad un anno per falso ideologico nella vicenda “Terremerse” che aveva coinvolto il fratello Giovanni. “Mi dimetto per senso di responsabilità, ma andremo in cassazione”.

“Mi dimetto e nel farlo rivendico il mio impegno e la mia onestà. Ho sempre messo l’istituzione davanti ad ogni altra considerazione”. Con queste parole, in seguito alla condanna in appello per il processo Terremerse, il presidente della Regione Vasco Errani rassegna le sue dimissioni. “È un momento di amarezza – prosegue Errani – Ma per prima cosa non parlo di me. Parlo della Regione, perché il mio compito è tutelare l’istituzione, il suo onore, la realtà pulita e di esempio a tanti che è questa Emilia-Romagna. Ho sempre messo l’istituzione davanti ad ogni altra considerazione, a me stesso, e non cambio ora”.

Dopo essere stato assolto dall’accusa di falso ideologico nell’inchiesta sulla cooperativa di cui era presidente il fratello Giovanni, Vasco Errani è stato invece condannato in appello a un anno. La sentenza è stata appena pronunciata dalla Corte d’Appello di Bologna.
“Non si faccia nessuna confusione – chiede il governatore – quanto subisco io personalmente non diventi fango per l’Istituzione”. Errani aggiunge di voler subito fare ricorso e andare al terzo grado di giudizio e precisa che le sue dimissioni sono un gesto di responsabilità, non un’ammissione di colpa.