Il sindaco Merola difende l’operato di Ronchi che, dopo la sentenza del Tar, ha annullato i concerti in programma. La presidente del Quartiere San Vitale, invece, invita ad abbassare i toni e non buttarla sul politico.

Continua il dibattito sulle notti musicali bolognesi. Dopo la decisione dell’assessore alla Cultura Alberto Ronchi di annullare i concerti in programma a seguito della sentenza del Tar, oggi a prendere la parola sono stati il sindaco Virginio Merola e la presidente del Quartiere San Vitale, Milena Naldi.

Il primo cittadino ha difeso l’operato del suo assessore alla Cultura, affermando che “Il modello di una citta’ che fa musica fino alle 23.30 ha funzionato, mi sembra un ottimo modello. Poi se ci sono proposte alternative ne discuteremo”. Merola ha anche lamentato l’atteggiamento dei comitati che avevano fatto ricorso al Tar contro la delibera comunale, sostenendo che le procedure di Tribunale non fanno parte della partecipazione.

Un’opinione un po’ diversa per Milena Naldi, presidente del Quartiere San Vitale in cui insiste Piazza Verdi. Secondo la Naldi è sbagliato buttare sul politico la vicenda, poiché si tratta semplicemente di una questione formale e legislativa. La Naldi non vede relazione tra la bocciatura da parte del Tar della delibera comunale e una volontà da parte dei residenti di spegnere la musica.
“A settembre è giusto che il Comune si doti del regolamento acustico, una cosa che mancava da tempo, quindi non è colpa dell’attuale giunta.

Secondo la presidente del San Vitale la strada giusta da seguire è quella di un equilibrio sulla questione dei decibel e del calendario, in modo da rendere la programmazione culturale più sostenibile.
La Naldi, infine, rifiuta l’idea che il centro storico diventi un divertificio, poiché ritiene i residenti una grande risorsa per la città.