Fare dei portici di Bologna un patrimonio dell’umanità Unesco. Il Comune ha presentato oggi il piano di valorizzazione dei portici bolognesi, una delle peculiarità della nostra città.
Il Comune di Bologna propone i portici bolognesi come nuovo sito Patrimonio dell’Umanità. Sarà l’Unesco, nel 2014, a decretare l’idoneità della richiesta. La strada per rendere realizzabile tale proposta è ardua. Ma intanto oggi, a Palazzo d’Accursio presentato il “piano d’attacco” che coinvolgerà l’intera cittadinanza nella rivalutazione e nel miglioramento di questo patrimonio bolognese.
Cultura, tecnologia, partecipazione, pulizia e investimenti sono le cinque parole chiave che l’assessore alle Relazioni Internazionali e Marketing Urbano del Comune, Matteo Lepore, ha citato durante la conferenza stampa per sintetizzare il Progetto Portici.
Gli obiettivi dell’iniziativa sono quelli di mettere in primo primo piano la valorizzazione e la cura dei 42 Km di portici bolognesi, simbolo della città e prodotto della storia, e gettare sotto i riflettori dell’Unesco la suddetta ricchezza emiliana.
Sono diversi i punti che caratterizzano la proposta. Innanzitutto è previsto uno studio storico-scientifico finalizzato alla realizzazione del dossier di candidatura rivolto all’Unesco che, affidato al Centro Gina Fasoli, rifletterà sulla storia della città e sull’organizzazione di un Convegno Internazionale e una mostra espositiva.
Secondo punto è il Piano di Gestione che, coordinato dalla soc.coop Tecnicoop, regolerà la tutela, la conservazione, la valorizzazione e il monitoraggio dei portici.
Il Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna e il Cineca si occuperanno invece della realizzazione di una piattaforma grafica 3D che metterà in relazione tutte le informazione relative ai portici in un unico “contenitore”.
Un’iniziativa che coinvolgerà pubblico e privato sarà inoltre quella di Adotta un Km di portico, ovvero, l’impegno da parte di enti o singoli di garantire la pulizia costante di una porzione di portico.
Un sistema di incentivi saranno messi in atto dall’Amministrazione comunale al fine di mantenere pulite le facciate degli edifici cittadini e di salvaguardare la pulizia nelle strutture dei portici.
Incontri che sensibilizzino i cittadini su tale tematica sono in previsione durante l’anno, il primo sarà quello per la Borsa del Turismo delle Cento città previsto per il 31 maggio, alle 16.30 a Palazzo Renzo, dove si presenterà in un workshop il dossier della candidatura Unesco con i protagonisti che promuovono l’iniziativa.
Se l’Unesco dovesse rendere il sito bolognese Patrimonio dell’Umanità, un maggior numero di turisti accorrerebbe nel capoluogo emiliano, con un conseguente maggior riconoscimento artistico e l’apporto di benefici economici. Business e cultura s’intrecciano, dunque, sotto i nostri portici i quali raccontano la storia di Bologna e il senso di una popolazione, ricca, povera, religiosa e non, che verso San Luca costruì un proprio percorso fatto di mattoni e tradizione.
Elisabetta Severino