Dietrofront della prefettura sull’ordinanza che avrebbe dovuto vietare le manifestazioni nei pressi di luoghi sensibili. L’intenzione di piazza IV Novembre è emersa questa mattina in un incontro con i partiti. Al suo posto si pensa ad una ordinanza ad hoc per la preghiera antiabortista presvista per il 13 giugno all’ospedale Maggiore.
Nessuna ordinanza a larga applicazione per le manifestazioni vicino a luoghi sensibili come ospedali, campi nomadi e centri d’accoglienza. Il dietrofront della prefettura è arrivato questa mattina durante l’incontro tra il prefetto Ennio Mario Sodano, partiti e sindacati.
Secondo quanto emerso dall’incontro, il prefetto non firmerà l’ordinanza che vieta le manifestazioni vicino a luoghi sensibili, ma non è esclusa la possibilità di un provvedimento ad hoc per il 13 giugno, data per la quale gli antiabortisti hanno lanciato un presidio di preghiera di fronte al Maggiore. Manifestazione che potrebbe, quindi, essere comunque vietata nei pressi dell’ospedale.
Soddisfatto il Movimento 5 Stelle, che per bocca del capogruppo a Palazzo d’Accursio Massimo Bugani ha espresso “pieno accordo con la scelta finale” del prefetto, mentre l’assessore Riccardo Malagoli rivela che “c’è stata la disponibilità ad aprire un tavolo con tutti i partiti per definire insieme i luoghi sensibili”.