Dopo il “No Billy Day” andato in scena a giugno nel punto vendita di Bologna, nella giornata di sabato si terrà il primo sciopero a livello nazionale dei lavoratori Ikea. È infatti rottura tra azienda e sindacati nell’ambito della vertenza sul contratto integrativo: i dipendenti non ci stanno a vedere ridotti i propri salari.
Sabato 11 luglio Ikea si ferma in tutta Italia. Per la prima volta è stata indetta una giornata di sciopero nazionale in tutti i negozi italiani dell’azienda svedese. Dal prossimo mese di settembre l’azienda non intende rinnovare il contratto integrativo aziendale e vorrebbe rivedere le buste paga dei lavoratori, legandole alle prestazioni e agli obiettivi di vendita dei negozi, e riducendo le percentuali di maggiorazione per il lavoro domenicale e festivo. Proposte che i sindacati respingono al mittente bollandole come tagli lineari ai salari dei dipendenti.
Non è la prima volta che i lavoratori Ikea si fermano: già lo scorso 6 giugno, a livello territoriale, si sono tenuti scioperi nei punti vendita del colosso svedese. A Bologna andò in scena il “No Billy Day” ( ribattezzato così prendendo a prestito uno dei nomi più famosi dei prodotti Ikea), con un’adesione del 90%. E dopodomani si replica, dopo che dal tavolo nazionale di lunedì scorso è uscita una fumata nera: “L’esito dell’ultimo incontro ha visto posizioni inconciliabili – spiega Andrea Carrà della Filcams-Cgil di Bologna – Ikea rimane ferma nella sua pretesa di vedersi restituite delle poste importanti dal punto di vista economico nel trattamento salariale dei lavoratori e noi ci siamo dichiarati indisponibili a rendere variabili cifre oggi garantite e a un contenimento del trattamento domenicale. Continua a pesare forte la disdetta della contrattazione aziendale per settembre”.
A partire dalle 8.30 di sabato, nel piazzale del punto vendita di Casalecchio, dipendenti e sindacati allestiranno un gazebo e organizzeranno la loro versione degli “store meeting” che Ikea promuove al suo interno per comunicare con il suo personale. Facendo il verso all’azienda, i lavoratori in sciopero spiegheranno le ragioni della loro protesta, attraverso un volantinaggio alla clientela a cui sarà anche offerto un piccolo ristoro. “C’è un clima molto caldo qua a Bologna, e l’iniziativa di sabato si annuncia molto partecipata“, fa sapere Carrà.