Dallo studio della “Collezione Luciano e Nadia Niccolai” analizziamo importanti matite del dopoguerra nei loro racconti di lotte partgiane.

Continua l’intervista di Morema Moretti con Nadia Niccolai, sempre guardando le tavole collezionate da suo fratello Luciano. Mettiamo a paragone illustri disegnatori che si sono cimentati sulla guerra partigiana al nazifascismo nel fiorentino, tra verità storiche e fiction. Così emergono le figure di Nino Camus, Clario Onesti e Vinicio Berti.

Camus è probabilmente il disegnatore maggiormente profetico, con la sua capacità di trasgredire la “rigidità” della vignetta quadrata per dare movimento ai suoi personaggi, in rievocazioni strettamente storiche.                                                                                                                                                       

(nella foto: Ore 6,31 Precise! di Vinicio Berti apparso sul Pioniere)

Clario Onesti, proveniente dagli ambienti futuristi, si impegna su racconti che mettono insieme diversi aspetti della Resistenza in storie di fantasia. Anche Vinicio Berti, esponente dell’astrattismo post bellico, disegna vicende non legate necessariamente all’accaduto storico.

Tre personaggi che, in maniera differente, ci parlano di un eroismo popolare fondante la nostra democrazia.

Nella seconda parte della trasmissione andiamo in oriente per parlare dei Manga, scoprendo che sono qualcosa di più di Ufo Robot ….

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