Ogni venerdì su radiocitta’fujiko dopo le 19. Consigli di buona visione in collaborazione con le sale del Circuito cinema Bologna (Europa, Roma, Rialto, Odeon, Jolly). E in regalo due biglietti per gli ascoltatori.

NUOVE USCITE

EUROPA CINEMA – Il mio domani di Marina Spada
Una donna e la disullussione per un amore verso il suo capo. Monica ha una relazione in calo con Vittorio, il presidente della società per cui lavora.

MULTISALA ODEON – Pina 3D di Wim Wenders
Da un’amicizia tra il regista e la coreografa Pina Bausch, che ha rivoluzionato la danza contemporaneo, nasce un film a metà tra il documentario e la biografia che segue gli artisti della compagnia Tanztheater Wupperta. Wenders per anni ha pensato come realizzare il film, si è convinto dopo la scomparsa della Bausch nel 2009, e dopo aver la certezza di girare in 3D.

MULTISALA ODEON – La kryptonite nella borsa di Ivan Cotroneo
Scrittore prestato al cinema Cotroneo racconta la storia di Peppino, sette anni con madre depressa e padre che la tradisce. Il bambino viene affidato agli zii ventenni e sogna di essere un super eroe in una Napoli anni ’70 festaiola, disinibita, un po’ ladra e drogata.

 

NELLE SALE
Grazie al rinnovato impegno della Regione Emilia Romagna ritorna da marzo 2011 nelle sale Fice l’iniziativa promozionale “Chi fa d’essai fa per tre”, che consente ai giovani fino a 30 anni di entrare al cinema al prezzo di 3 euro in un giorno alla settimana scelto dalla sala.

EUROPA CINEMA – Arietty di Hirosama Yonebayashi
Altro piccolo grande capolavoro dello Studio Ghibli di Hiyao Miyazaki, che ne ha curato la sceneggiatura. Arrietty è una ragazzina di 14 anni, alta 10 cm che con la sua famiglia vive il pavimento di una grande casa di campagna, per nutrirsi degli scarti lasciati dagli umani. Nessuno può vederli, tranne Sho, un ragazzo cagionevole di salute e d’animo solitario. Grande successo in Giappone.

JOLLY – Quando la notte di Cristina Comencini
Il film che ha passato alcune disavventure come i fischi a Venezia e l’ira della regista, il divieto ai minori di 14 anni prima assegnato e poi revocato tra le polemiche. A parte questo la storia è quella della estate di una madre (Claudia Pandolfi) in montagna da sola con il proprio figlio. Lì incontrerà una guida montana (Filippo Timi), entrambi hanno un segreto che verrà alla luce.

MULTISALA ODEON – A dangerous method di David Cronenberg
Una storia originale su personaggi noti. A Vienna ad inizio XX secolo Sigmund Freud (Viggo Mortensen) e Carl Jung (Michael Fassbender), padri della moderna psichiatria si contendono l’amore di una donna bella e tormentata (Keira Knightley). Apparentemente film convenzionale in costume, ma sotto traccia si rivela sovversivo e inquietante come la maggior parte delle pellicole di Cronenberg.

MULTISALA ODEON – Missione di pace di Francesco Lagi
Il capitano Sandro Vinciguerra guida una squadra di soldati in missione nei Balcani per catturare un criminale di guerra, latitante dalla fine del conflitto nell’ex Jugoslavia. Vinciguerra si ritrova però a dover affontare anche un imprevedibile nemico: suo figlio Giacomo, un pacifista.

MULTISALA ODEON – Una separazione di Asghar Fahadi
Simin vuole lasciare l’Iran con il marito Nader e la figlia Termeh. Quando tutto è pronto, Nader ci ripensa. Gli dispiace abbandonare il padre che soffre di Alzheimer. Per questo motivo annulla l’intero piano di fuga. Simin, allora, decide di divorziare dall’uomo intentando una causa presso il tribunale della famiglia. Quando la sua richiesta è respinta, Simin si rifiuta di tornare ad abitare con Nader sotto lo stesso tetto e va dai suoi genitori. Termeh decide invece di rimanere con il padre, sperando che la madre torni presto a vivere con loro.

RIALTO STUDIO – Faust di Alexander Sokurov
Il regista russo ultima la tetralogia sul potere. Dopo le storie di Hitler, Hiroito e Lenin si cimenta con un classico della letteratura tedesca. Un uomo vende la sua anima al diavolo in cambio della Conoscenza. Un film lungo e impegnativo, ma stupefacente e originale sia nell’affontare un tema già raccontato tante volte, sia nella potenza visiva della messa in scena. Leone d’oro a Venezia 2011.

RIALTO STUDIO – Melancholia di Lars von Trier
Il regista degli scandali e provocazioni racconta la storia di due sorelle Justine (Kirsten Dunst, premio a Cannes) e Claire (Charlotte Gainsbourg), in rotta. Justine si sposa con una cerimonia da dramma familiare più che da festa, e piomba in uno stato di malinconia quasi catatonica. Claire invece è preoccupata per l’apparizione di un misterioso pianeta che si avvicina alla Terra. Von Trier riesca a inserire nel dramma familiare problemi che toccano chiunque di noi: i disastri ecologici, l’autodistruttività dell’uomo e l’impotenza della scienza.

ROMA D’ESSAI – This must be the place di Paolo Sorrentino
Dopo il Divo un film americano, girato con uno dei più grandi attori Sean Penn, musiche di David Byrne. La storia è quella di Cheyenne un 50enne ebreo ex star di musica goth (come si vede dalla locandina), che vive una prematura e agiata pensione a Dublino. La morte del padre lo riporta a New York, frugando tra le sue carte scopre che negli ultimi 30 anni aveva ossessivamente cercato un criminale nazista. Cheyenne si mette sulle tracce dell’uomo, e quindi del suo defunto genitore.