Fili, il Festival dell’Informazione Libera e dell’Impegno, torna a Bologna dal 29 novembre al 2 dicembre. I beni confiscati, la giustizia sociale e la corruzione sono i temi al centro degli incontri promossi da Libera.

FILI – Festival dell’Informazione Libera e dell’Impegno , è il festival organizzato da Libera Bologna e da Libera Informazione. Simbolo del festival – la cui seconda edizione si svolgerà dal 29 novembre al 2 dicembre – è un gomitolo di fili, che vuole rappresentare un impegno che tenga conto dei tanti temi che è necessario approfondire e delle tante realtà con cui è necessario collaborare, un impegno che deve andare in profondità e far aprire gli occhi per una lotta alle mafie efficace.
Anche nella seconda edizione i temi toccati saranno tanti, tra cui l’informazione, i beni confiscati, la giustizia sociale, la corruzione, cercando di coinvolgere tutta la cittadinanza, dagli studenti agli amministratori ai semplici cittadini.

Ma, come riferisce Antonio Monachetti, referente di Libera Bologna, non sarà solo il territorio di Bologna ad essere al centro del festival: “L’idea di creare una finestra su altre città, in questo caso Foggia, nasce dall’edizione di “Fili” dell’anno scorso, e in particolare dall’esigenza di raccontare oltre al nostro anche qualche altro territorio, che in quel preciso momento (e anche in questo) non ha piena luce.  È stata quindi una scelta dettata dalla necessità di accendere i riflettori su territori che avevano le luci spente, e sono tanti in Italia i luoghi in cui le mafie sono forti e condizionano la vita quotidiana delle persone, ma non vengono narrati. Per sconfiggere davvero le mafie, dato che sono un unicum che nasce, si potenzia e si diffonde, il contrasto deve seguire tutta la filiera, e anche un’associazione come la nostra che opera a livello nazionale, da Bologna deve aprire una finestra su quelle che sono le attività portate avanti dal resto della rete per dimostrare che la mafia va aggredita con una strategia nazionale e addirittura internazionale”.

Gli appuntamenti saranno, come ha detto Enza Rando, vicepresidente di Libera, “fili che si intrecciano e creano collegamenti. Conoscere e raccontare le mafie è una cosa di grande complessità: lotta alle mafie è andare dentro alle cose”.

ASCOLTA L’INTERVISTA AD ANTONIO MONACHETTI:

Nurdjihan Lucarini