Rilasciati nella notte i 77 attivisti, tra cui 11 bolognesi del Tpo, che protestavano a Francoforte contro l’austerity della Bce. Il Tpo: “Siamo agli arresti preventivi, non stavamo facendo nulla”.

Sono stati rilasciati nella notte i 77 attivisti che partecipavano a Blockupy Frankurt, l’iniziativa dei movimenti europei contro l’austerity e la Bce. Tra i fermati anche 11 italiani e, in particolare, i bolognesi del Tpo. “Sono stati fermati – racconta Nicola, compagno del Tpo – al termine di un’assemblea in Università completamente circondata dalle forze dell’ordine, quando sono usciti. Non stavano facendo nulla”.

Secondo l’esponente del centro sociale l’atmosfera che si respira a Francoforte è surreale. Gli sgomberi e i fermi avvengono ufficialmente per motivi di ordine pubblico “senza che ci siano motivi di ordine pubblico”. Le reali ragioni della repressione, secondo Nicola, sono da ricercarsi nella volontà politica, che accomuna Merkel e Monti, di soffocare ogni dissenso.

Blockupy Frankfurt voleva essere una quattro-giorni di mobilitazioni, azioni, manifestazione e blocchi nel cuore finanziario d’Europa, dove si trova la sede della Banca Centrale Europea. I manifestanti, arrivati da mezza Europa, puntano a bloccare le politiche neo-liberiste, i governi delle banche, i tagli e la distruzione dello stato sociale nei Paesi del vecchio continente. La delegazione italiana, inoltre, desiderava rispedire al mittente la lettera segreta che la Bce ha inviato ad agosto 2011 all’allora governo Berlusconi in cui, di fatto, imponeva le manovre di austerity applicate dal governo Monti.