Il segretario Pd Donini afferma il People Mover a Bologna serve come l’aria. Pronta la replica del comitato del no: “Il Pd non ha capito nulla dalle elezioni, parla di aria fritta”.

Ogni giorno che passa, il risultato delle elezioni politiche nazionali apre nuovi fronti di discussione rispetto alle posizioni del Partito Democratico di Bologna. Dopo il dibattito, ancora in corso, circa il referendum sui finanziamenti alle materne private, oggi il tema è il People Mover, la monorotaia che dovrebbe collegare aeroporto e stazione e contro il cui progetto si scaglia un comitato (ma dubbi ci sono anche all’interno della maggioranza di Palazzo D’Accursio).
Ad innescare la scintilla è stata una dichiarazione del segretario Democratico Raffaele Donini, affermando che “A Bologna il People Mover serve come l’aria”.

Pronta la replica del Comitato No People Mover: “Il People Mover serve come l’aria fritta”. I detrattori del progetto intervengono nel dibattito cittadino sottolineando come, a loro modo di vedere, il Partito Democratico, non abbia compreso nulla della delusione elettorale del 24 e 25 febbraio.
“Se una parte del Partito Democratico continua a pensare che sia l’elettore a essere sbagliato e a non capire le loro proposte – si legge in un comunicato – altri iniziano a comprendere gli errori commessi nella gestione dei territori e della cosa pubblica. I cittadini si sono resi conto ben prima dei burocrati di partito di quanto la situazione economica e sociale stia cambiando, e di quanto siano necessarie politiche più ragionevoli, che prestino attenzione tanto all’ambiente quanto alle finanze, evitando gli sprechi”.

Ai nostri microfoni Vanni Pancaldi, portavoce dei No People Mover, articola la critica: “Su quest’opera abbiamo visto davvero di tutto: il problema della capienza, l’abbandono del progetto sulla fermata intermedia del Lazzaretto, fino all’inutilità dell’opera espressa da Ryanair“.
Nonostante questo il Pd prosegue per la sua strada, senza invece fare ciò che sarebbe utile e necessario: varare definitivamente il Servizio Ferroviario Metropolitano, che rappresenta una valida alternativa (meno onerosa) al People Mover.

Il comitato esplicita anche i dubbi e le perplessità che i cittadini, attraverso 4mila firme raccolte per un’istruttoria pubblica, e alcuni partiti che compongono il Consiglio comunale hanno evidenziato. “Ragionevoli dubbi e documentate opposizioni sono stati forniti dal centro-destra, dal Movimento 5 Stelle, da Sel. Persino all’interno dello stesso Pd una componente ragionevole ad elevata competenza tecnica e passione civica ha sempre operato parallelamente e/o congiuntamente a noi per dimostrare, dati concreti alla mano, l’inutilità dell’opera”.
Quello che sembrano voler dire i No People Mover è che, se il Pd continua su questa linea intransigente, le dichiarazioni di un suo esponente Marco Macciantelli (“Ascoltare i delusi o si rischia di perdere”) potrebbero trasformarsi in una profezia.