Le strade del Jazz percorrono la regione, da Piacenza a Rimini, lasciando grandi impronte di qualità. Un festival oramai storico, corposo, con la grande capacità di stupire sempre, rinnovandosi con grandi talenti e piazze da scoprire

I numeri ci parlano chiaro, sempre in aumento sia per gli artisti e gli eventi, le “piazze” si aggiungono di calore e colore grazie alla kermesse che più a lungo porta Jazz a spasso per la nostra regione. Questa crescita va di pari passo con i contenuti che fedelmente rispecchiano il grande momento del Jazz, Crossroads protagonista, Crossroads che sarà la colonna sonora di una primavera 2016 di note blu, ma non solo, troveremo anche eventi legati alla didattica, momenti di incontro e condivisioni con arte e gastronomia, insomma per tutti i gusti dei palati più fini e curiosi.

Velocemente passiamo ai numeri in concreto, circa 500 artisti coinvolti, 99 giorni di festival, con una cinquantina di concerti, una ventina di città con grandi “New entry”, intersezioni con festival e cartelloni di pregio (JazzClub Ferrara, il Torrione, Correggio Jazz, Ravenna Jazz Festival….). Crossroads 2016, è organizzato come sempre da Jazz Network, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia Romagna, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e numerose altre istituzioni.

Con queste cifre, i fili conduttori saranno diversi e in questi diversi “sapori” troviamo valori che si aggiungono, strada dopo strada, concerto dopo concerto, artisti che testimoniano l’esponenziale crescita del Jazz italiano, con una grande presenza di talenti nostrani, partiamo dalle “corde” con il premiato “Top Jazz nuovo talento” Matteo Bortone, insieme a Francesco Ponticelli altro contrabbassista di grande talento, il chitarrista già collaboratore di Rava, Francesco Diodati e le presenze di grandi maestri come Dave Hollande e Jaques Morelenbaum. Altro grande filo conduttore, il Vocal Jazz le cantanti e i cantanti da Johnny O’Neal, fra Hard Bop e swing, fino al Latin di Rosalia deSouza e Carmen Souza, restando in tema aggiungiamo anche Tati Valle e tornando all’Italia con Maria Pia De Vito e Chiara Pancaldi. I grandi pianisti spicca un grande Michel Camilo, oltre a Gonzalo Rubalcaba. Tre trombettisti saranno Enrico Rava, Paolo Fresu e Fabrizio Bosso, da loro, oltre che essere colonne portanti del festival, diversi progetti di intersezione con altri artisti, i sax chiudono questa sommaria rassegna troviamo Mark Turner, Dan Kinzelman, Timo Lassy, Michel Portal... ovviamente per motivi di comodità consigliamo di cliccare qui e seguire il festival data dopo data, città dopo città.

Dal sito si possono avere interessanti informazioni sui diversi seminari, ad esempio “On Time” a Correggio, i concerti durante le ore da “aperitivo” con il cartellone parallelo “aperitif”, il ritorno fra le sedi di concerto del Comune di Santarcangelo di Romagna, e fra le “new entry”, Bagnacavallo nello splendido tetaro Goldoni. Un’altra grande stagione si prospetta, ottimo e intenso lavoro per la direzione artistica di Sandra Costantini e del presidente di Jazz Network, Antonio Gioiellieri più uno staff di preparati collaboratori.

Aspettando la meravigliosa Estate, traghettiamo per una colorata e densissima Primavera di Jazz, con Crossroads 2016.  Buona musica e buon ascolto!

                                                                                William Piana

Ascolta l’intervista con Sandra Costantini, direttrice artistica di Crossroads Jazz