Il protocollo firmato da Comune di Bologna, Acer e Università è il primo passo del progetto Rig.ener.a, che punta alla rigenerazione energetica riducendo i consumi del patrimonio immobiliare gestito da Acer. Gli investimenti, che coinvolgono soggetti pubblici e privati, saranno ricoperti dal risparmio energetico ottenuto.

Il Comune di Bologna punta sulla rigenerazione energetica. Il progetto, ribattezzato Rig.ener.a, prevede il coinvolgimento di soggetti privati al fine di ridurre i consumi del patrimonio immobiliare gestito da Acer, più di 12 mila alloggi del Comune di Bologna, per un totale di 750 fabbricati. La volontà è quella di intervenire su diverse tipologie di edifici, “si va da quelli degli anni Cinquanta fino alla metà degli anni duemila – spiega l’assessore alle Politiche abitative Riccardo Malagoli – perché, anche se si tratta di edifici moderni, l’aspetto energetico ancora non veniva preso in considerazione”.

Gli investimenti, a carico di soggetti pubblici e privati, saranno ricoperti dal risparmio energetico ottenuto. La diminuzione dei consumi prevista va dal 30-40%. La prima fase del progetto è appena partita, con la sottoscrizione di un protocollo, firmato da Comune di Bologna, Acer e Università. Palazzo d’Accursio ha inoltre individuato una prima tranche di 23 fabbricati, che necessitano di interventi di riqualificazione, mettendo a disposizione 7, 5 milioni di euro come investimento iniziale. Poi partirà la caccia agli sponsor, con l’individuazione di società (ESCo) che metteranno a disposizione altri fondi. “Un progetto che punta anche a creare lavoro – ha sottolineato l’assessore Malagoli – perché anche le aziende del settore edilizio possono partecipare a questo sistema”.

Ilaria Chia