Il collettivo Hobo torna a occupare in via Filippo Re. Dopo i due sgomberi subiti, una nuova occupazione per contrastare lo svilimento del percorso formativo nell’università.

Nuova occupazione, questa mattina del collettivo Hobo in via Filippo Re.Il collettivo ha occupato uno spazio del campus. Un’iniziativa all’insegna della rivalutazione dei saperi, sviliti, dall’attuale sistema universitario.

“Si è ormai completato il processo di spezzettamento e pillolizzazione dei saperi e delle conoscenze. C’è stata una perdita di senso del percorso formativo.” dice Loris Narda del collettivo.

Uno dei punti più problematici in questa perdita di senso è la tesi di laurea, definita da Narda “un elaborato prodotto in mesi di studio, che viene discusso in dieci minuti e lasciato nella polvere.”

Per questo Hobo si pone come obiettivo la valorizzazione delle tesi, come mezzo di condivisione dei saperi.

Ma lo spazio occupato da Hobo vuole essere anche un luogo di ritrovo per chi vuole studiare, anche in orari nei quali le biblioteche sono chiuse.

“Domani -conclude Loris Narda- appuntamento con Occupy Mensa e, nel pomeriggio, dibattito su merito e meritocrazia con Benedetto Vecchi, giornalista de “Il Manifesto“.”