“Il nostro programma è irrealizzabile, ma fa bene ai lavoratori”. Con una stupefacente onestà, il Partito Comunista dei Lavoratori conferma la propria partecipazione alle elezioni comunali. Il candidato sindaco sarà Ermanno Lorenzoni, Ermanno Lorenzoni, ferroviere già esodato grazie alla Fornero, attivista e dirigente politico e sindacale. Le priorità: casa, lavoro, scuola.

Il nostro programma è irrealizzabile in questo contesto capitalistico“. Sono la sincerità e l’onestà, non molto praticate in politica, a contraddistinguere la prima dichiarazione che Ermanno Lorenzoni rilascia ai nostri microfoni.
Ferroviere esodato grazie alla legge Fornero, ora in pensione, attivista e dirigente politico e sindacale, sarà lui il candidato sindaco per il Partito Comunista dei Lavoratori, che conferma la partecipazione per la corsa a Palazzo D’Accursio.
“Anche se irrealizzabile – prosegue – fa bene a lavoratori, disoccupati e studenti a cui ci rivolgiamo”.

Sono sette i punti programmatici a caratterizzare la proposta del partito. Dal rifiuto del patto di stabilità interno, al blocco delle privatizzazioni delle aziende municipalizzate (e la ripubblicizzazione di quelle già esternalizzate); dalla stabilizzazione dei precari del pubblico impiego, all’abolizione del finanziamento pubblico alle scuole private (come indicato dal referendum del 2013); dall’utilizzo del patrimonio edilizio pubblico per alloggi a canone convenzionato alla requisizione degli immobili sfitti, sia di privati che ecclesiastici, per utilizzarli per fini sociali, fino al blocco delle grandi opere, come il People Mover.

Ad affiancare Lorenzoni nella battaglia delle comunali saranno Michele Terra e Stefania De Salvador.
In caso di ballottaggio non daremo indicazioni di voto – spiega Lorenzoni – perché non riteniamo che ci siano proposte che rappresentino una reale alternativa”.
Il Pcl, infatti, è scettico anche sul progetto di Coalizione Civica. “Difficile che possa arrivare al ballottaggio – sostiene il candidato del Pcl – e anche se vi arrivasse, non risolverà i problemi perché molte figure di spicco di Coalizione Civica erano dirigenti Ds ed hanno sostenuto il percorso del partito fino a poco fa”.