Il Consiglio comunale vota la cittadinanza onoraria per la mamma di Federico Aldrovandi, dopo la provocazione del sindacato di polizia Coisp. Scenata isterica della Lega che esce dall’aula: “È una marchetta”.
Non è servita l’unanimità trovata in Parlamento nell’applauso di tutti gli schieramenti per Patrizia Moretti, mamma di Federico Aldrovandi, oggetto dell’intimidazione del sindacato di polizia Coisp, che la settimana scorsa ha espresso solidarietà agli assassini di Federico sotto le finestre del suo ufficio a Ferrara.
Il centrodestra bolognese, in particolare la Lega Nord, ha scelto di rispondere alla proposta di cittadinanza onoraria per Patrizia con una reazione isterica: uscendo dall’aula al momento della votazione, dopo che il capogruppo Manes Bernardini aveva urlato al microfono: “È una marchetta”.
Sulla stessa linea anche il Pdl. “State violentando la cittadinanza onoraria – ha sostenuto il capogruppo Marco Lisei. – Qui c’è un interesse politico del Pd. Così facendo calpestate la storia di questo Comune”.
In apertura di seduta, la presidente del Consiglio comunale Simona Lembi aveva informato l’aula di due telefonate effettuate. Una a Patrizia Moretti, per esprimerle solidarietà, e l’altra all’Amministrazione di Ferrara, in particolare al sindaco Tiziano Tagliani, sceso in strada a tentare di spostare la manifestazione provocatoria.
Il consigliere comunale del Pd Benedetto Zacchiroli, però, ha rilanciato presentando un ordine del giorno per conferire la cittadinanza onoraria a Patrizia Moretti. Un atto simbolico per esprimere la solidarietà alla famiglia Aldrovandi, che in questa triste vicenda è senza dubbio vittima.