“Il carcere della Dozza è inagibile dal punto di vista igienico-sanitario”. E’ la denuncia del Circolo Chico Mendes, che questa mattina ha presentato alla stampa i dati del primo rapporto semestrale 2014 Ausl sulle carceri di Bologna.
Il carcere della Dozza continua a non essere a norma. La fotografia scattata dall’azienda sanitaria rivela un problema di sovraffollamento, con un numero di detenuti pari a 789 (contro una recettività di 482), tra i quali 409 stranieri e 2 bambini di età inferiori ai tre anni. Alla carenza di spazi, si aggiungono “gravi lacune igienico-edilizioe”, tutti elementi che incidono anche sulla salute delle persone, con una tendenza all‘incremento dell’aggressività.
Il report dell’Ausl evidenzia poi alcuni elementi di criticità sul piano igienico, l’utilizzo del bagno in cella come deposito per gli alimenti, umidità nella cucina degli agenti, accumuli di guano nelle aree scoperte (come i passeggi della sezione maschile), sterpaglie nelle aree verdi esterne che creano un ambiente idoneo per animali infestanti. Inoltre sono stati smontati i dissuasori meccanici antipiccioni.
Il Circolo Chico Mendes ha presentato un documento in 14 punti con proposte e osservazioni per il miglioramento delle condizioni di vita dei detenuti. “Urge per prima cosa una dichiarazione formale di inagibilità igienico-sanitaria delle strutture attuali- spiega il portavoce Vito Totire– e un progetto di ristrutturazione complessiva con criteri ecologici di bioedilizia”. Tra gli altri punti ci sono la separazione netta tra l’area dei pasti e quella dei servizi igienici e la proposta di stendere un report sullo stato di salute di chi abita il “pianeta carcere”, prendendo in considerazione fattori come il livello di tabagismo e di stress.
Ilaria Chia