L’ex sindaco di Budrio Giulio Pierini denuncia l’iniziativa di tre associazioni di estrema destra, a cui il sindaco Maurizio Mazzanti ha concesso il palasport. “Dietro il paravento di un’iniziativa di beneficienza i neofascisti tentano di radicarsi sul territorio”.
Il “Metodo Alba Dorata” sbarca anche a Budrio. Il lavoro sociale svolto dai neonazisti greci, con cui hanno ottenuto consensi che si sono tradotti in boom elettorale, ha fatto scuola anche in Italia.
Appena quattro giorni fa spiegavamo le ragioni dell’exploit elettorale di Casapound a Ostia, dove l’organizzazione di estrema destra si è fatta interprete di bisogni primari della popolazione – dalla casa alla spesa passando per il tema del degrado – ma in chiave suprematista e anti-immigrati. I “fascisti del Terzo Millennio” hanno coperto uno spazio sociale rimasto vuoto, accrescendo la propria popolarità.
Oggi assistiamo a fenomeni simili nella pianura bolognese. A lanciare l’allarme è stato Giulio Pierini, ex sindaco dem di Budrio, che ha puntato il dito contro la nuova amministrazione, guidata dal civico con un passato grillino Maurizio Mazzanti, che ha concesso il palasport comunale per un’iniziativa di beneficienza organizzata per il 25 novembre da associazioni legate alla destra estrema.
Tra i promotori, infatti, troviamo l’associazione Evita Peron, la sezione femminile di Forza Nuova, assieme ad Aurora Italiana, lista che si è presentata alle scorse comunali, guidata da Selene Ticchi. “La candidata si è autodefinita fascista”, ricorda Pierini. In effetti, scorrendo le immagini del profilo Facebook di Ticchi, i richiami al fascismo sono frequenti.
Anche il programma della giornata prevedeva un copione ben noto nella galassia neofascista. Nella giornata, infatti, dovevano esibirsi i gruppi musicali “Antica tradizione” e “Legittima offesa“, rockstar dell’estrema destra.
Scoppiata la polemica, dal volantino sono spariti i nomi dei gruppi, trasformatisi – su ammissione degli stessi organizzatori, in “Anonima bad band bolognese” e “Lilli Vagabondo”. Proprio gli organizzatori, del resto, si sono presentati: “Siamo di destra, fascisti, ma non nazisti”, ha spiegato Ticchi.
Formalmente l’iniziativa ha uno scopo benefico: la raccolta di fondi per Fanep, l’associazione delle famiglie di neurologia pediatrica che ha sede al Gozzadini, presso l’ospedale Sant’Orsola di Bologna, e che, una volta appresa la notizia, si è dissociata.
“Col paravento della beneficienza – osserva Pierini – queste associazioni si radicano sul territorio“. L’ex sindaco punta il dito sul suo successore, Mazzanti, accusato di aver fatto un grave errore nel non voler vedere quanto sta accadendo e nel concedere uno spazio pubblico a quelle associazioni.
Il sindaco, dal canto suo, sembra utilizzare proprio lo scopo benefico dell’iniziativa come giustificazione alla sua concessione.
“È un dato di fatto che se fossi stato sindaco io quelle associazioni non avrebbero nemmeno provato a chiedere uno spazio pubblico, ma con questo civismo localista in aria grillina hanno il lasciapassare”.
Pierini ricorda che Budrio è Medaglia d’argento al valor civile nella Lotta di Liberazione. Dunque, se proprio queste associazioni xenofobe e neofasciste vogliono organizzare feste, lo dovrebbero fare in luoghi privati, non comunali.
L’esponente dem riconosce che, in alcuni luoghi d’Italia, l’estrema destra sta ottenendo consensi occupando il vuoto sociale lasciato dalla politica, in particolare dalla sinistra. E si augura anche che i cittadini democratici possano rispondere con una raccolta fondi per Fanep, senza che l’iniziativa diventi il paravanto dell’estrema destra per radicarsi sul territorio.
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