Prima partigiana e poi donna impegnata politicamente senza indugi dalla parte dei più deboli, a partire dalle donne e dalle ragazze, Ada Gobetti rimane come importante figura del pensiero progressista,
cominciando dalla sua partecipazione nelle organizzazioni femminili come l’U.D.I., continuando con la sua esperienza amministrativa di vicesindaco a Torino dopo la Liberazione, quindi direttrice di un giornale dedicato ai genitori, poi anche collaboratrice di diverse testate giornalistiche come l’Unità, membro della commissione Sullo per la riforma delle scuole elemenari e medie inferiori e partecipe anche del pool di progettazione del Pioniere, nonchè scrittrice del racconto “Un’Arma per Sergino” apparso sul foglio della Rinaldi negli anni ’60. Profeta dei sentimeni studenteschi del 1968, ci lascia in eredità la voglia di cambiamento, la disciplina mentale, l’osare della ragione.
La pillola settimanale delle celebrazioni a calendario curata da Gianliuca Umiliacchi ricorda Poppeye, il nostrano Braccio di Ferro e l’eterna fidanzata Olivia